"Una vera riformista", così McCain ha definito Sarah Palin nel dibattito di ieri sera. Battute a parte, è interessante sentire alcune delle cose dette da Obama sull'economia perchè presto le sentiremo dire anche ai riformisti di casa nostra, quelli veri del piddì. Per esempio, bisogna investire in sanità e stato sociale ora anche a costo di fare debiti perchè solo così si potrà risparmiare nel futuro. "Riforme e maggiori investimenti" sulla scuola vanno coniugati, non sono alternativi. Il libero commercio va bene, ma bisogna rinegoziare i trattati per proteggere i lavoratori e l'ambiente. "Accanto al piano di salvataggio finanziario serve il piano di salvataggio per la classe media". Si debbono tagliare i sussidi alle grandi imprese e chiedergli più soldi in tasse per poterle poi tagliare a chi guadagna di meno. Ed Obama le ha chiamate per nome le grandi imprese, dicendo anche quanti profitti hanno fatto. Insomma, meno ortodossia di mercato e più redistribuzione. Perchè Obama l'ha detto chiaramente: "bisogna spalmare la ricchezza". Ora che si dicono in America queste cose saranno permesse anche da noi?
16 ottobre 2008
I riformisti del futuro
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5 commenti:
Faccio presente che in Italia c'è la destra al governo, la quale grazie a tremonti ha già seppellito il liberismo e spiegato che serve lo stato. Gli altri sono morti, non si sono nemmeno accorti che succedeva. Forse non sanno nemmeno che sono vivi.
Hai ragione, gli altri non si sono accorti che succedeva. Per ora, almeno per ora, Tremonti non ha tirato fuori ricette economiche concrete per l'uscita pratica dal neoliberismo. Si limita a scrivere libri, nei quali, tra l'altro spiega che l'uscita dal liberismo si chiama famiglia e dazi di ingresso. Aspettiamo di vedere la guerra commerciale con la Cina. Sarà divertente
Sveglia giovani! A me sembrate troppo ottimisti.. qui in Italia siamo in ritardo di un ciclo storico.. in America diventano socialdemocratici (vogliono fare tutto quello che non hanno, a partire dalla sanità pubblica) e noi torniamo indietro.. Ma lo sapete che la Carfagna ha scritto un libro dove loda la Thatcher?
Un momento! Voglio vedere i fatti, una cosa sono i discorsi in campagne elettorale e una le cose che poi si fanno (si riescono a fare).
Obama mi piace sull'America socialdemocratica non ci scommetterei mica tanto.
Per quanto riguarda l'Italia Tremonti & i post-fascisti & la banda della padagna tirano a campare, tanto c'è Silvio che ha le televisioni ed è amico di paparatsi.
I would love to read il libro di Mara su Margaret. Alla lady di ferro sarebbe senz'altro piaciuta la ministra, due figure molto simili. Obama delle cose le dovrà fare, è l'America che ne ha bisogno. Quanto all'Italia potete scommetterci che il Pd si butterà alle calcagna del presidente americano. Su piazza non c'è nessun altro e loro di idee non ne hanno
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