I sondaggi continuano a sorridere a Barack Obama. Nella finestra che c'è sulla colonna destra di questo blog è ancora avanti 375 voti elettorali a 157 (sei indecisi), se la tendenza fosse questa, potrebbe perderne ancora molti e vincere comunque le elezioni. Lo stesso vale per le medie di Polster.com, che prende in considerazione un numero più alto di sondaggi: in questo caso Obama è in vantaggio 306 voti elettorali a 142. Nelle medie di Pollster gli indecisi sono 90, alcuni Stati davvero importanti (Florida, North Carolina) sono tra gli indecisi. Obama potrebbe perdere quelli e tutti gli altri indecisi e anche uno o altri due Stati al momento assegnati a lui (per diventare presidente servono 270 voti, due Stati importanti ancora in ballo, Ohio e Virginia ne contano 33, che sommati a quelli assegnati a McCain più i 90 indecisi dovrebbe fare 255, 15 in meno dei necessari). I conti tornerebbero, almeno in teoria. Due particolari: da un paio di giorni Obama non cresce più, non ha il vento in poppa come una settimana fa; il secondo motivo, più importante, riguarda la solita bontà dei sondaggi. John Nichols, su The Nation, ci ricorda che il senatore democratico è sempre andato uguale o un po' sotto i sondaggi e ci ricorda che in alcuni Stati c'è una percentuale di indecisi tale da capovolgere l'attuale andamento dei sondaggi.
28 ottobre 2008
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