Visualizzazione post con etichetta libro. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta libro. Mostra tutti i post
10 settembre 2009
Vengono anche loro?
3 marzo 2009
Come cambia l'America a Torino
Il nostro libro approda sotto la mole, già allertata la protezione civile. Presenteremo "come cambia l'America" venerdì mattina (il 7 marzo) alle 10.30 al Dipartimento di Studi Politici in via Giolitti, 33. Ci saranno Marco Mariano dell'Università del Piemonte Orientale e Giovanni Borgognone dell'Università di Torino. La tournè prosegue la prossima settimana: il 12 saremo a Napoli e il 13 a Benevento.
12 febbraio 2009
Alla conquista della Rai-TV

5 febbraio 2009
Ci siamo
Oggi arriva nelle librerie "Come cambia l'America". Chi l'ha letto già (perchè l'ha acquistato nelle presentazioni) ne parla bene ma aspettiamo i vostri commenti. Se volete saperne di più potete seguirci oggi alle 16.30 sul canale 890 di Sky oppure su internet su www.redtv.it.
4 febbraio 2009
Le prime recensioni
Qui il link alla recensione di Ida Dominijanni su "il manifesto". Il libro lo trovate domani in libreria. Alle 16 e 30, sul canale 890 di Sky, ci trovate su Red Tv nella trasmissione "Global Watch", condotta da Paola Di Fraia.
3 febbraio 2009
Tre giorni ed esce il libro
Non avete letto la recensione di Dominijanni su "il manifesto"? Parla bene di noi. E giovedì saremo a Red Tv. Un grande successo signori!
Pubblicato da
America2008
alle
13:19
0
commenti
27 gennaio 2009
L'esempio irlandese per il Medio Oriente
Nel nostro libro, nel capitolo sulla politica estera, spieghiamo che c'è stato un cambiamento nell'elite americana: già dal 2006 è finita l'egemonia neocon e ha lasciato gradualmente più spazio ad un ritorno dei policy-expert realisti. George Mitchell, il nuovo inviato in Medio Oriente di Obama, sembra ispirarsi a quella corrente. Basti vedere questo suo articolo di qualche tempo fa, scritto con Richard Haass cioè uno dei realisti più importanti di Washington, in cui spiegava in cosa consisteva "l'esempio irlandese" per il Medio Oriente: lì nessuno aveva chiesto alle due parti di rinunciare ai propri sogni, nessuno aveva chiesto all'IRA di rinunciare alla riunificazione dell'Irlanda o agli unionisti di dichiararsi pronti ad uscire dall'Unione (la Gran Bretagna, non il centrosinistra italiano). Quello che gli si era chiesto era di rinunciare a perseguirli con le armi e di puntare sulla democrazia. D'altronde, nessuno dopo la resistenza chiese al PCI di rinunciare al comunismo o all'idea che l'Urss fosse il paese guida: piuttosto gli fu chiesto di partecipare alla scrittura di una costituzione democratica. Che la "soluzione irlandese" fosse tenuta a mente dalla nuova elite di Washington noi lo avevamo scritto qualche tempo fa in questo post. Lo diceva anche un editoriale del quotidiano libanese Daily Star che faceva notare che il fatto che Hamas e Hizbullah usino gli strumenti sbagliati non vuol dire che non ci sia un problema politico che va affrontato. Infine, vi consigliamo di tenere d'occhio il blog di Daniel Levy, intellettuale anglo-israeliano ora in forza ad un importante think tank progressista americano. Nel suo post spiega anche cosa potrebbero fare gli europei nel negoziato. Ma putroppo, per ora, la nostra politica è su un tono diverso: si tratta troppo spesso di far dimenticare di essere stati comunisti e filo-palestinesi, non di discutere i problemi. Quando D'Alema lo ha fatto, la reazione non si è fatta attendere.
Pubblicato da
America2008
alle
11:34
0
commenti
Etichette: libro, Medio Oriente, politica estera
20 gennaio 2009
Oggi è il giorno

Pubblicato da
America2008
alle
09:31
2
commenti
Etichette: amministrazione Obama, diletti, libro, mazzonis, toaldo
10 gennaio 2009
L'uomo di Obama per il Medio Oriente, forse

Pubblicato da
America2008
alle
14:40
0
commenti
Etichette: figurine, libro, politica estera
8 gennaio 2009
Lo accendiamo?
5 gennaio 2009
Iscriviti a:
Post (Atom)