Visualizzazione post con etichetta deficit. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta deficit. Mostra tutti i post

21 luglio 2009

Schwarzy, la voragine di bilancio e i rischi per Obama

La California è una delle prime economie del mondo. Con un buco di bilancio che nemmeno l'Italia ai tempi di Craxi e Forlani. E con un sistema di approvazione dei budget e possibilità di indire referendum su qualsiasi cosa che rende molto difficile fare scelte decisive e impopolari (qui un post sul come funziona e perché si è arrivati alla situazione in cui siamo). Bene, stanotte il Congresso di Sacramento ha approvato una finanziaria di emergenza con tagli drastici e risparmi. I democratici sostengono che i servizi di base restano. Staremo a vedere se è vero. In molti, in queste settimane, hanno sostenuto che Schwarzenegger avrebbe dovuto chiedere un bailout come le banche. Qui San Francisco Chronicle (un giornale sull'orlo della chiusura) e LA Times (che qui in Europa nessuno fila, pur essendo un ottimo giornale, forse il fuso orario penalizzante). Sul quotidiano di L.A. anche un giochino divertente: sei capace di far quadrare il budget? Provateci, e scoprirete quanto è difficile. La California è importante per un motivo: difende la natura, taglia le emissioni e ha un sistema di assicurazione sanitaria molto includente. Ovvero fa già delel cose che Obama vorrebbe fare. Per farle spende. Schwarzenegger ha implementato queste misure senza ragionare troppo sui costi e il sistema di cui abbiamo detto sopra ha complicato tutto. Per fortuna il Grand Old Party non può sparare contro il governatore dell California: pur essendo un repubblicano sui generis, è uno dei pochi politici spendibili importanti rimasti a livello nazionale. Alla convention di Minneapolis/Saint Paul tutti erano sollevati dal fatto che fosse sul palco.

20 giugno 2009

Fuoco alle polveri, ecco il piano sanità democratico

Un'assicurazione pubblica che competa con le private (abbassando i costi), divieto di rifiutare l'assicurazione a causa dello stato di salute passato degli individui, un sistema di sussidi a chi non si può permettere l'assicurazione, più persone assicurate da Medicare, prevenzione, diminuzione del prezzo dei farmaci. Ecco in sintesi la proposta di riforma della Snaità Usa - senza i particolari, che come sempre sono il succo delle leggi complicate come quelle che modificano il sistema sanitario. Qui uno schema del NYT con qualche particolare in più, qui, per i masochisti, il sito della commissione che ha elaborato il progetto (che trovate in pdf). Il piano è chiaramente penalizzante per le assicurazioni, mentre le case farmaceutiche, pure penalizzate, sono d'accordo per una riduzione dei costi.
Il nodo cruciale di tutto, in un anno come questo e con il deficit alle stelle, è quello del prezzo della riforma. Ecco un tema sul quale, senza fare la figura di chi vuole impedire l'allargamento della copertura sanitaria, le lobby e i repubblicani (ma anche qualche democratico) potranno aggrapparsi: non ci sono i soldi per tutto questo. La ricetta repubblicana è quella di aumentare la concorrenza e aumentare gli sgravi fiscali per le spese mediche sostenute. Ad oggi non ha funzionato granché visto che il numero dei senza sanità cresce in maniera costante da anni. Quest'anno, con la crisi, c'è un boom degli abbandoni da parte di piccole compagnie che cancellano il loro piano assicurativo e di singoli cittadini. Eppure, ecco una battaglia, LA battaglia, che Obama potrebbe perdere. Su questo il presidente rischia grosso (come spiega Politico). Ieri quello che è stato il padrino politico di Obama, l'ex senatore Daschle, trombato alla Sanità per un affare di rimborsi, ha suggerito al presidente - se vuole vincere la guerra - di non immettere nel mercato sanitario il gigante pubblico a fare concorrenza ai privati. Staremo a vedere. Tutti, ma proprio tutti, sentono la mancanza del vecchio e malato Ted Kennedy, che la riforma l'avrebbe portata a casa. In tutto questo, Washington Post ci segnala che l'America è a corto di medici di base. E senza quelli, allargare la copertura sanitaria, è impossibile. Per visitare più pazienti servono più dottori.