Qui sotto la notizia della morte del medico icona del pro-choice George Tiller. Ucciso, a quanto pare, da una persona isolata. Gli ultimi omicidi di medici abortisti risalivano al 1998, ovvero all'amministrazione Clinton, ovvero all'inizio della lunga crociata che ha dato corpo alla maggioranza di G. W. Bush negli anni 2000. Obama ha tentato in tutti i modi di aggirare, rimandare, disinnescare la battaglia culturale sui temi etici. Il problema per lui è che già quattro Stati hanno approvato i matrimoni tra persone dello stesso sesso e che la scelta di Sotomayor alla Corte suprema ha fatto infuriare diversi crociati antiabortisti (ecco un link a un sito senza immagini di bambini sgozzati presentati come feti, se volete averne una dimostrazione). L'omicidio di Tiller, per quanto commesso da un singolo, è un primo segnale di un clima inquietante che si potrebbe creare. L'arrestato, infatti, è sostenitore attivo dell'omicidio di medici abortisti (ecco un articolo sull'inchiesta). L'America cambia, o almeno così sembra, ma c'è una parte del Paese, magari minoritaria, che non ha nessuna intenzione di cedere su alcune questioni. Obama avrà bisogno di tutta la sua abilità retorica per disinnescare questa bomba. Oppure potrebbe decidere che l'ala conservatrice più dura e pura sia diventata talmente isolata, da lasciarla a infuriarsi per conto proprio. Potrebbe essere un rischio molto grande.
ps: ricordate gli avvocati che duellarono nel 2000 in Florida sul riconteggio delle schede? Oggi vorrebbero portare, assieme, alla Corte Suprema il caso dei matrimini tra persone dello stesso sesso. I gruppi che difendono i diritti son però contrari a che Ted Olson, il conservatore, l'avvocato di Bush in Florida, porti il loro caso davanti ai giudici - c'è un bel film con Kevis Spacey prodotto da Hbo, chi può se lo procuri -
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1 giugno 2009
Aborto e matrimoni gay, se culture war rientra dalla finestra
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America2008
alle
16:23
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Etichette: aborto, coalizione conservatrice, diritti, Obama
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