Due post economici di fila. Durante un'audizione in Congresso, l'ex presidente della Fed Alain Greenspan ha smentito se stesso, ammettendo che la crisi economica in corso lo costringe a rivedere alcune delle sue certezze sul funzionamento dei mercati finanziari. Greenspan, che nel maggio 2005 disse che «l'autodisciplina in genere si è dimostrata molto più efficace della regolamentazione governativa nel limitare l'assunzione dei rischi» oggi parla di necessità di regolare i mercati e della possibilità che chi vende titoli spazzatura legati ai mutui, impacchettandoli dentro altre offerte, sia costretto a tenerne una parte nel proprio portafogli. Ovvero, non solo vendere rischi spacciandoli per affari sicuri, ma anche assumersi rischi. Se lo dice pure Greenspan, vuol dire che siamo davvero a un svolta. Nel frattempo i dati sull'occupazione sono pessimi, diverse imprese preannunciano licenziamenti (Yahoo, Pepsi, General Motors) e le borse sono di nuovo in picchiata. Ecco Greenspan sul Washington Post.
Il dato interessante è che se il Congresso sta ascoltando tante voci così preoccupate che invocano una riforma dei mercati finanziari, è probabile che il prossimo presidente metta davvero mano a qualcosa. Si comincia con il supervertice internazionale convocato il 15 novembre con Bush. Quel giorno si saprà già chi è il nuovo presidente e, ci potete scommettere, le trattative le farà anche lui.
23 ottobre 2008
Segni dei tempi: Greenspan smentisce se stesso
Pubblicato da America2008 alle 17:37
Etichette: crisi economica, economia
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