Quando hanno scelto Sarah Palin come candidata alla vicepresidenza non hanno studiato abbastanza il suo curriculum. E' una cosa che si fa, la politica americana tende a punire gli errori del passato (almeno quando si è candidati alla presidenza). La notizia che la commissione d'inchiesta dell'Assemblea dell'Alaska ha deciso che il pit-bull con il rossetto ha abusato di potere nel premere per il licenziamento del capo della polizia. Monegan, così si chiama, era stato licenziato, per contrasti su questioni di bilancio. Questa almeno la versione ufficiale, lui ha sempre sostenuto di essere stato vittima di una disputa interna alla famiglia e di pressioni indirette da parte del marito Todd e di altri collaboratori per spingerlo a licenziare un agente di polizia, Mike Wooten, ex marito dalla sorella della governatrice con la quale litigava per la custodia dei figli. Palin poteva licenziare Monegan, non ha abusato in quello, ma nel premere perché “crea conflitti di interesse tra i subordinati messi nella condizione di entrare in contrasto con i superiori o fare ciò che dovrebbero" (così più o meno recita il rapporto). L'Alaska è piccola, la gente mormora.
Il guaio per McCain è che la vicenda è cominciata prima della sua scelta. Ovvero, ha scelto d'istinto e non con giudizio. E' l'ultima tegola? Forse no, l'economia si mangia i titoli di giornale e la campagna McCain ha scelto di non collaborare con l'inchiesta dal momento in cui Palin è stata candidata. La risposta sta in un memo della campagan McCain che smonta il rapporto che sostiene essere un prodotto di sostenitori di Obama.
11 ottobre 2008
Storie di paese: abuso di potere di Palin, tegole sulla testa di McCain
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7 commenti:
di solito citi le fonti...
E' la notizia del giorno, un po' su ogni sito di notizie...
e adesso che fa? cambia a pochi giorni dal voto?
Cambiare sarebbe davvero un suicidio. Meglio negare l'attendibilità del rapporto e la correttezza politica dei suoi estensori e sperare che la notizia scivoli via in fretta dalle prime pagine. Certo che già l'impressione era quella di una coppia mal assortita... sempre più forte è l'immagine di un McCain dovuto venire a patti con un'ala di partito lontanissima da lui, e che ora ne è controllato. L'immagine di lui che si rifiuta di accettare le accuse paranoiche - Obama è un arabo - da parte della sua base, è di tragica solitudine.
Non cambia, la notizia è già scivolata via. Il focus resta l'economia, anche nei comizi. Obama oggi ha ringraziato McCain per averlo difeso e poi ha martellato sull'economia. McCain ha ripreso il tema della rabbia, “la gente è furiosa e noi cambieremo Washington". Una versione incattivita di change we believe in...
Guardate la foto, in basso a sinistra c'è il sosia di Nancy Reagan bambino...
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