Avete presente quando al telegiornale spiegano che l'Italia è stata promossa dalle agenzie di rating? Il conduttore spiega che da categoria B adesso le nostre finanze pubbliche sono passate a categoria A-. Le agenzie di questo tipo sono quelle che in teoria fanno da osservatori imparziali dello stato di salute di un'impresa, di un Paese, di un ente locale e danno la loro valutazione. In teoria studiano il bilancio, guardano tutte le carte e alla fine dicono agli investitori, comprate, oppure, vendete . Bene le agenzie di rating che guardavano le carte a Wall street non facevano il loro lavoro. Se lo avessero fatto, qualcuno si sarebbe accorto che le grandi banche di investimenti come Lehman brothers stavano scherzando col fuoco. In questi giorni il Congresso Usa sta facendo delle audizioni e indagando per capire bene come si è sviluppata la crisi finanziaria e trovare delle forme di regolazione dei mercati. Tra le carte che il Congresso ha visionato, c'è un rapporto di un dirigente di Moody's (forse la più importante agenzia di rating del mondo) che dice ai suoi superiori: “Abbiamo venduto l'anima al diavolo" . Il concetto espresso, sotto il titolo "conflitti di interesse", è il seguente: tutti i nostri clienti, le finanziarie, le piccole banche, i fondi di investimento, non vogliono che abbassiamo i ratings di nessuno, hanno tutti soldi investiti e temono che l'abbassamento del rating di qualche grossa finanziaria, abbassi il valore delle loro azioni>. Quindi noi, anche se sappiamo che quell'impresa non ha i conti a posto, non lo diciamo. Una storia che esemplifica perfettamente la follia di avere agenzie pagate da imprese per farsi dare la pagella. Paghereste qualcuno per dirvi che siete un incapace? No? Non lo facevano nemmeno le banche. Infatti ottenevano voti alti. Ecco la storia da Mother Jones
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