Uno dei punti deboli di Obama e McCain nei dibatti è stata la vaghezza sulle risposte da dare al precipitare della crisi economica. Il repubblicano aveva annunciato un pacchetto di proposte, ora dice di aspettare ancora qualche giorno (forse mercoledì durante il dibattito). In compenso ha spiegato di sapere di essere indietro ed aggiuto di essere pronto a combattere. Obama ha invece detto qualcosa nell'Ohio in crisi. Tagli alle tasse per le imprese che assumono, credito alle piccole imprese, ricontrattazione dei mutui, moratoria di nove mesi per il riscatto delle case da parte delle banche. A Toledo, Obama è stato abbastanza populista (My plan is made of four letters: J-O-B-S, ha detto) ma anche ispirato. Dopo aver illustrato il piano ha parlato del futuro: basta spendere a credito, basta indebitarsi, usciti dalla crisi, gli americani dovranno reimparare a risparmiare. “Non tutti si indebitano perché scelgono di farlo, ma abbiamo visto cosa vuol dire per il Paese vivere così". Non basterà Obama a cambiare un'abitudine radicata nella società americana, ma che ne cominci a parlare è confortante. Un po' di finanza in meno e un po' di ambiente in più non sono un brutto programma. Qui il video del discorso di Obama a Toledo, alla stessa pagina anche il comizio di McCain.
13 ottobre 2008
Un piano per la crisi (e un po' di sobrietà)
Pubblicato da America2008 alle 21:17
Etichette: crisi economica, McCain, Obama, strategie elettorali
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