29 settembre 2008

Repubblicani contro Bush: bocciato il piano Paulson, democratici furiosi


La notizia la sapete tutti. La maggioranza dei repubblicani e una parte non indifferente dei democratici ha bocciato il piano salva banche. Le borse sono crollate come solo dopo l'11 settembre 2001. E scriviamo che ancora scendono.
Paulson è corso da Bush e ila leadership democratica davanti alle telecamere. Il commento è semplice: mettono l'ideologia davanti agli interessi del Paese (è una frase di Barney Frank, capo della commissione credito, uno dei negoziatori). Una deputata della California gli aveva dato ndirettmente ragione durante il dibattito in aula: "State sotterrando Reagan", aveva più o meno urlato. L'accusa del GOP è anche a Nancy Pelosi, che illustrando la legge, sarebbe stata troppo ideologica. I negoziati del fine settimana avevano infilato controlli sulla spesa prevista e l'operato del Tesoro, diviso in tre tronconi il finanziamento, posto un limite ai premi per i manager, consentito allo Stato di fare profitti nel caso i titoli spazzatura acquistati ne avessero prodotti (cosa possibile, venivano acquistati sotto prezzo) e persino pevisto qualche aiuto a chi non riesce a pagare il mututo (si prevedono due milini di pesone a rischio sfratto entro l'anno). Troppo per l'ideologia mercatista di alcuni repubblicani, troppo poco (o troppo, a seconda) per un terzo dei democratici. Per i commenti della stampa Usa aspettiamo domani. Non credo nessuno sappia bene cosa dire. certo, la campagna presidenziale più appassionante da decenni, lo diventa, purtroppo, ancora di più.

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