Secondo un sondaggio Gallup, si riduce fortemente anche il vantaggio democratico al Congresso che finora era stato dato per scontato: magari McCain poteva anche arrivare alla Casa Bianca ma si sarebbe dovuto confrontare con una camera, e soprattutto con un Senato, a forte maggioranza democratica. Fino a poco tempo fa si discuteva solo se il partito dell'asinello avrebbe raggiunto quota 60 senatori, così da poter bloccare l'ostruzionismo repubblicano. Oggi il vantaggio tra gli elettori registrati è sceso al 3% (era a doppia cifra fino a poche settimane fa) ma, ancora più preoccupante per i democratici, tra i "likely voters" cioè quelli che con più probabilità andranno a votare, i repubblicani sono in vantaggio di 5 punti. Per ora però, come si vede da electoral vote di cui riproduciamo la tabella qui a fianco, non ci sono ripercussioni sulla ripartizione dei seggi. Come si evince da questo articolo di RealClearPolitics più che altro i candidati repubblicani stanno riducendo il fossato che prima li separava dai loro avversari. In realtà, molto più semplicemente, l'elettorato repubblicano torna ad essere mobilitato e si comincia a vedere nei sondaggi. Bisognerà capire se durerà fino a novembre.
14 settembre 2008
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