Oggi è il giorno degli insulti, dove tutti si incolpano a vicenda. Questo editorale di David Brooks, un moderato conservatore, dice che i repubblicani non capiscono più nulla e stanno seppellendo il loro partito. Se la prende anche con la leadership democratica, ma molto meno. McCain, che è davvero in difficoltà, dopo aver annunciato il voto favorevole si trova il partito di cui è attuale leader che gli vota contro, attacca Obama (?!?).
Di editoriali ce n'è decine. Ecco l'intervento di Dennis Kuchinich, tra i democratici che hanno votato contro (viene eletto a Cleveland, città più colpita dalla crisi dei subprime ed è il membro più di sinistra della Camera). Ed ecco un commento sui repubblicani da Slate. Robert Reich (Segretario al lavoro della prima amministrazione Clinton) fa la sua previsione su cosa succederà. In un suo libro sulla crisi del '29, l'economista Charles Kindelberger, famoso per la teoria della stabilità egemonica, spiegava che in quella crisi gli Stati Uniti, che di colpo scoprivano di essere il centro del mondo (prima c'era Londra), risposero senza voler prendere in mano la guida politica e senza dare risposte immediate (bisognò aspettare Roosevelt). Oggi è lo stesso per la scarsa attitudine alla leadership della classe politica Usa (e anche dei candidati). Sulla leadership globale, che gli Usa nn vogliono cedere, sono Cina e India che si rifiutano di fare passi in avanti. E di questo Washington si lamenta spesso. Forse non sapendo che il giorno che i due giganti asiatici diventeranno anche giganti politici, per gliamericani comincerà un altro mondo.
30 settembre 2008
Di chi è la colpa per il naufragio del Bailout (e un ricordo sul '29)
Pubblicato da America2008 alle 13:20
Etichette: crisi economica
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