3 settembre 2008

Fare politica o fare comunicazione?

Le domande della vita. Due link molto interessanti, vale la pena dedicargli un post e una certa attenzione. Il primo riguarda le vicende politiche repubblicane negli stati dei grandi laghi: Ohio, Michigan, Pennsylvania, Wisconsin, Illinois e Iowa (il titolo è "Has the GOP lost its Great Lakes govs?", e si trova su Politico). Come mai questi stati dieci anni fa erano guidati da un governatore repubblicano, mentre oggi sono tutti democratici? La domanda viene girata a molti rappresentanti del GOP del midwest "allargato" rappresentato da questi stati:

Prominent Republicans throughout the region offer different diagnoses for the problem — and differ on just how worrisome the heartland woes are. But all agree that the GOP must focus on appealing to voters' day-to-day concerns, highlighting kitchen table issues in a region where times are tough and many are fleeing for the Sunbelt. (...) "We haven't been that good on jobs and the economy," said Rep. Pete Hoekstra, a veteran member of Congress from western Michigan who is gearing up for a gubernatorial run in 2010. "Democrats have really hammered us on trade and manufacturing."

Altri repubblicani dicono che se è duri e puri sul tema dei valori, senza compromessi, si torna a vincere. Altri ancora vorrebbero una nuova miscela di populismo conservatore e riformatore (alla Teodoro Roosevelt, ci chiediamo noi?):

And pushing conventional conservatism would not be enough, he said. "Republicans should recruit candidates who are reformers, populists. A little bit of prairie populism within the confines of the Republican philosophy is a good thing."

L'esempio è proprio quello del governatore del Minnesota Pawlenty, che ha vinto in uno stato democratico ma ha scelto di far arrabbiare la lobby farmaceutica permettendo di comprare medicine in Canada ai suoi concittadini.

L'altro post viene dal blog di Chris Cillizza, al quale Rick Davis (campaign manager di McCain) dice che "This election is not about issues". Il contrario di quello che pensano i suoi colleghi di partito nel midwest. Siccome sui fatti della vita i repubblicani oggi perdono, il GOP vuole puntare tutto sulle personalità e il referendum anti-obamiano. Perché le cose vanno male e un repubblicano, in un mondo normale, non ce la dovrebbe fare: lo stesso Davis ammette che mai era stato così difficile promuovere un candidato repubblicano negli ultimi 35 anni.

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