27 novembre 2008

L'India e Al Qaida

Il New York Times è tra i primi a sostenere che Al Qaida non sia implicato nell'attentato di Mumbai. O meglio: ritiene molto improbabile un suo coinvolgimento. Un attentato di quel tipo ha ripercussioni su tutta l'area; è una tragica abitudine per l'India (in altri casi la cifra delle vittime è stata anche più drammatica) ma l'onda di instabilità che questi eventi portano con sé preoccupa in modo particolare: per dove è stato compiuto l'attentato, per come è stato compiuto. Da chi esattamente?

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Che al-Qaida sia un brand è ormai assodato. E che i Mujahidin del Deccan sia musulmani pure...

America2008 ha detto...

L'amministrazione Obama si occuperà del Pakistan, molto più di Bush. Una notizia che da sola porta altra instabilità. ci si deve preoccupare.

tino ha detto...

Ahmed Rashid parla da mesi della polveriera dell'Asia del Sud e degli intrecci e giochi di potenze che si affastellano in Afghanistan. Domani lo intervistiamo per Liberazione, domenica caricheremo sul blog il testo.

tino ha detto...

il blog è naturalmente questo e non quello di notizie collegato a tino

Anonimo ha detto...

D'accordo riguardo alle preoccupazioni. Ma non occuparsi del Pakistan da parte di Obama sarebbe probabilmente esiziale.
Io chiederei ad Ahmed Rashid "degli intrecci e giochi di potenze che si affastellano in Afghanistan" prima ancora di parlare di "chi è perché ha fatto questi attentati"... Be... aspetto il post ;)

Anonimo ha detto...

Very good!