8 novembre 2008

La prima uscita: l'intervento pubblico non è più tabù

Barack Obama ha tenuto la sua prima conferenza stampa dopo la vittoria elettorale. Poco più di un quarto d'ora. Il messaggio è: ci stiamo occupando di voi. Ieri una nuova serie di dati sull'occupazione, le vendite di auto e i bilanci di big three (Gm, Ford e Chrysler) hanno gettato nel panico il Paese. Obama si è riunito con i suoi consiglieri economici ed è uscito ripetendo che serve un intervento immediato ("Se non vorranno approvarlo adesso, sarà la prima cosa che farò"). Sussidi, aiuto agli enti locali e ai piccoli imprenditori - una costituency che non è la sua, quella dei Joe the Plumber, almeno in teoria. I suoi lavorano a un piano generale, quello di lungo periodo.
Nessuna novità clamorosa, solo un tentativo di dire a Bush: se vuoi facciamo assieme, altrimenti faremo noi. Non ci saranno trattative vere, sembra di capire. La vulgata è cambiata, il presidente spiega che bisogna intervenire in economia. Non è il socialismo, è il ritorno del buon senso.
Obama era un po' teso e stanco. Non un grande performer. L'idea sembrava, fosse quella di rassicurare e di apparire presidenziale.

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