21 novembre 2008

Il partito di Obama

Giorni fa la campagna di Obama ci aveva spedito - come a tutti gli iscritti alle loro newsletter, non è che siamo speciali - un messaggio chiedendoci: e ora che abbiamo costruito questa meravigliosa macchina, cosa ci facciamo? Già, cosa ne sarà della macchina elettorale di Obama? E' una nuova e avanzata combinazione di orizzontalità dovuta ad internet e profondità dovuta all'impegno di milioni di militanti sul terreno. E. J. Dionne cerca di mettere un po' d'ordine: o la fonde col partito democratico (ma molti militanti obamiani sono anti-partitici e anti-politici) oppure ne fa una struttura parallela che fa un crea un nuovo modo di fare politica. Questo nuovo modo può essere uno strumento plebiscitario di sostegno al Capo oppure una rete di partecipazione politica diffusa. Staremo a vedere, intanto nel nostro libro cominciamo a chiederci se, oltre a cambiare il Capo, gli Stati Uniti ci hanno anche fatto vedere la politica del 21esimo secolo. Voi che ne pensate?

1 commento:

Anonimo ha detto...

un nuovo partito: come Di Pietro e Beppe Grillo, uau!!!11