Obama vince ancora in Maryland, Virginia e Washington D.C. La conta dei delegati ora è 1078 per lui e 969 per la Clinton (secondo la Nbc). Si vince a 2025. La prossima grande sfida è il 4 marzo per Ohio e Texas, dove la Clinton è data favorita nei sondaggi. Nel mezzo le primarie di Wisconsin e Hawaii, che potrebbero dare un'ulteriore spinta a Obama in vista del 4 marzo. Intanto salta anche il numero due dello staff elettorale della Clinton, Mike Henry (qui il testo della sua lettera di dimissioni).
Fino a oggi la Clinton era riuscita a costruire un muro attorno al suo gruppo: prendendo spunto da Bush e rompendo con la tradizione democratica del "leaking" (la fuga di notizie), fedeltà e silenzio erano divenute caratteristiche del suo staff. Oggi non è più così, e dopo i licenziamenti le voci cominciano a correre. Qui l'interessante analisi di Joshua Green dell'Atlantic sulle tensioni che hanno attraversato lo staff dei consulenti della Clinton. A monte il fallimento dell'obiettivo principale della campagna: fare della Clinton l'unica candidata "presidenziabile" del campo democratico.
13 febbraio 2008
Obama vince, Hillary licenzia, McCain prosegue: prossima tappa le Hawaii
Pubblicato da America2008 alle 08:30
Etichette: analisi del voto, Clinton
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