Chi ha vinto e perché? Tutti concordano nel dire nessuno. Obama rosicchia tra i maschi bianchi, Clinton stravince tra le donne bianche, si tiene i latinos e così via. La base democratica tradizionale e l'apparato locale degli Stati blu è con l'ex first lady e si è visto. Obama ha una campagna capace di penetrare dove ha spazio e modo di farlo (caucus e Stati medi o piccoli, esclusi Georgia e Illinois). E di guadagnare più delegati della sua concorrente, mantenendo più che aperta la corsa. Sui soldi, poi, il senatore dell'Illinois è nettamente più forte. Quello che nessuno sa è se il momentun (come si dice) che aveva generato dal trionfo in South Carolina in poi è destinato a durare quanto serve. Nei prossimi giorni sono caucus e Stati dove, tutti scrivono, Obama ha buone possibilità (Politico per tutti), che non sia un gioco dei media per vendere copie, contatti e pubblicità? Qui un'intervista a John Roos, politologo già direttore di campagne elettorali, comparsa su Liberazione sui pericoli di divisione nella base democratica (e altro). L'analisi di Mark Schmitt su American Prospect vale la pena.
7 febbraio 2008
Le (qualche) analisi post voto
Pubblicato da America2008 alle 16:27
Etichette: analisi del voto, Clinton, Obama
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