Neanche fossero senatori a vita italiani. In attesa delle primarie di Winsconsin e Hawaii di domani, il tema del momento per i media americani è il comportamento che terranno gli 800 superdelegati che partecipano per diritto alla convention democratica. Ricordiamo ancora una volta di chi si tratta: membri del Congresso, del Democratic National Committee, governatori, rappresentanti locali del partito, vecchi leader democratici. Su di loro si esercitano grandi pressioni, ma per ora il punto fondamentale è questo: i tanti superdelegati che provengono dal livello locale (i singoli stati) devono comportarsi secondo coscienza oppure adeguarsi al risultato delle primarie del proprio stato? E' un dibattito che nessuno pensava di affrontare un mese e mezzo fa: nel 2006 anche Rita Levi Montalcini non aveva idea in quale putiferio sarebbe finita (qui la lista completa dei superdelegati che hanno già dichiarato per chi voteranno).
18 febbraio 2008
Deontologia del superdelegato
Pubblicato da America2008 alle 08:38
Etichette: delegati, partito democratico
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento