Gli americani le chiamano "buzz word". Un tormentone, quello che è divenuto il tema del populismo nelle pagine dei giornali americani: oggi ne parla Politico, sostenendo che il "populismo economico" dei democratici ha colpito prima i candidati alle primarie e ora anche il Congresso, che ha - udite udite - deciso di aumentare le tasse sulle grandi compagnie petrolifere. Obama ha fatto largo uso della retorica anti-establishment, ma oggi ha ricevuto l'appoggio del senatore Chris Dodd, che si era ritirato dalle primarie democratiche dopo il caucus dell'Iowa.
Dodd è uno degli uomini più vicini a Wall Street e alla finanza nel partito democratico; è un ex dell'entourage dei Clinton; ha buone credenziali anche in politica estera, quelle che mancano a Obama. Per Hillary piove sul bagnato, mentre per Obama aumenta l'ebbrezza dell'outsider che si fa - o prova a farsi - establishment.
26 febbraio 2008
Ancora populismo.. ma anche Wall Street..
Pubblicato da America2008 alle 16:08
Etichette: partito democratico, populismo
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