Continua il feroce scontro tra New York Times e John McCain. Il Times ha indagato sul rapporto tra il senatore e una lobbista: nel 2ooo avrebbero avuto una relazione e quest'ultima avrebbe ricevuto alcuni favori. McCain ha costruito un'immagine di uomo integerrimo, firmando con un democratico una legge che riorganizza il sistema dei finanziamenti alla politica (la McCain-Feingold del 2002), e lo scandalo ne mette in dubbio la moralità. I risvolti sono i più diversi: il funzionamento del sistema dei media americani; la capacità di McCain di utilizzare la vicenda per compattare i repubblicani contro il nemico liberal del Times, che pure gli aveva garantito il suo endorsment (leggete qui cosa ha detto il conservatore anti McCain Rush Limbaugh il 21: molto conciliante); il rapporto tra le lobby e la politica.
Per ricostruire come è organizzato il sistema di finanziamento di una campagna presidenziale leggete qui l'articolo di "From the Field". Su come funzioni il rapporto tra business e politica guardate qui (sempre da "From the Field") su una delle tante polemiche Obama/Clinton. Trovate tutto: una company che danneggia la comunità; un senatore (Obama) che se ne fa paladino e propone la sua riforma; lo stesso politico che, in realtà, ha rapporti con la company in questione; quindi le accuse della sua rivale (la Clinton); la scoperta che anche la Clinton ha una stretta relazione con la suddetta società; la riforma che si perde nel porto delle nebbie di una commissione del Congresso.
23 febbraio 2008
Conti in tasca: "denaro e politica", una fiction americana
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