Hillary e Obama rappresentano due segmenti diversi dell'elettorato democratico, uno più "professionale-progressista-alto reddito" (che vota Obama) e uno più "femminile-moderato-conservatore" che vota Hillary. Per la prima volta, queste due subcoalizioni si cristallizzano durante le primarie attorno a candidati alternativi, all'incirca della stessa forza, e questo comporta seri rischi di rottura nel partito e nell'elettorato.
Su America2008 un intervento di Fabrizio Tonello
8 febbraio 2008
Non è solo un duello di personalità…
Pubblicato da America2008 alle 16:32
Etichette: analisi del voto, Clinton, Obama
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2 commenti:
E i neri? Votano Obama e non sono certo upper-class. Gli ispanici votano in maggioranza Clinton, insieme con i sindacalizzati. Più che upperclass contro lavoratori sembra anche una lotta tra poveri. Per Obama c'è entusiasmo nei college ma anche nei ghetti, per Hillary c'e' entusiasmo nella tradizionale coalizione democratica ma anche negli uffici delle lobby.
Certo, i neri votano per Obama (ma voterebbero per qualsiasi democratico, anche la Melandri, che essendo nata a New York potrebbe candidarsi...). Casomai, il problema è QUANTI neri votano, perché la povertà (e le condanne penali, anche minori) escludono dal processo elettorale.
In ogni caso, l'ELEGGIBILITA' dipende da quale dei candidati:
1) Riesce a portare al voto tutti i suoi
2) Conquista un numero sufficiente di indipendenti negli Stati chiave
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