20 febbraio 2008

Dopo il Wisconsin: saltano gli schemi, si riscrivono le analisi

Obama vince bene in Wisconsin (prende il 58%), rafforzando le tendenza segnalata ieri: acquisire consensi tra i sostenitori potenziali di Hillary Clinton. Fino alle primarie della Virginia aveva tenuto lo schema di un elettorato democratico diviso in due poli, da una parte i neri e bianchi con una laurea in tasca a favore di Obama, dall'altra un elettorato più femminile, sindacalizzato, meno acculturato e con un reddito più basso per la Clinton. Gli exit polls del Wisconsin mostrano che Obama sta sfondando in tutto l'elettorato teoricamente più favorevole alla Clinton. Il voto dei sindacati (un terzo dell'elettorato democratico del Wisconsin è iscritto a un sindacato) si è diviso tra i due candidati; il 5 febbraio in New Jersey e California la Clinton aveva vinto e si era assicurata nettamente il consenso dei sindacalizzati (anche lì il 30% dell'elettorato democratico). E il senatore si comporta da frontrunner: rompe l'etichetta e si presenta in tv quando la Clinton non ha ancora finito il suo discorso del dopo voto.

Anche il vecchio Arthur Herbert Fonzarelli (uno di Milwaukee, la città industriale del Wisconsin da cui proviene Fonzie) sarebbe quindi potuto divenire un elettore di Obama. Due mesi fa tutto ciò era fantascienza, segno che la geografia politica del paese è in fase di trasformazione. Le primarie si fanno sempre più interessanti: dal voto dei latinos a quello della Rust Belt operaia, l'Ohio e il Texas che andranno a votare il 4 marzo offrono nuovi e importanti spunti di approfondimento per America2008.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

E chi cazzo è Arthur Herbert Fonzarelli? Magari qualche spiegazione in più...

Anonimo ha detto...

Ma come???? E' Fonzie.