Sono 63mila i posti di lavoro persi a febbraio negli Stati Uniti. A gennaio 22mila, ma le previsioni indicavano un aumento per il secondo mese del 2008. Non è andata così e le rassicurazioni di George W. Bush sull'andamento dell'economia non serviranno a tranquillizzare un Paese che avanza a passi rapidi verso la recessione - con paure di stagflazione, visto che la liquidità immessa dalla Fed con il taglio dei tassi di interesse e la debolezza del dollaro stanno facendo crescere i prezzi a un ritmo sconosciuto da tempo. Il paradosso americano è che, nonostante la perdita di posti di lavoro, il tasso di dsoccupazione scende. Come mai? Ecco la risposta dal New York Times. In materia economica i democratici hanno probabilmente un vantaggio rispetto a McCain: il loro partito non ha gestito l'America negli ultimi otto anni e le loro proposte sono di relativa rottura con le idee che hanno guidato l'amministrazione Bush. La capacità di Obama e Clinton di dare risposte forti alla crisi economica giocherà probabilmente un ruolo cruciale nella corsa alla nomination democratica. Il 14 febbraio Obama ha presentato il suo piano economico (su un blog di Atlantic.com un commento, i link al pdf del whita paper del senatore e al video del discorso in cui spiega le sue idee). Ecco le proposte di Hillary da ontheissues, sito che riprende e compara le dichiarazioni e i testi dei diversi candidati sulle singole questioni.
7 marzo 2008
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