C'è una storia sul Nafta che ha colpito la campagna di Barack Obama negli ultimi due giorni. Il senatore avrebbe rassicurato le autorità canadesi che la faccia cattiva sul trattato di libero scambio è soprattutto retorica elettorale per l'Ohio. Così almeno ha spiegato un membro dello staff all'ambasciata canadese di Washington. Parlava per sentito dire? Diceva la verità? Ecco la prima storia che imbarazza la fino ad oggi perfetta macchina del senatore. Il resoconto schematico e i documenti da UsaToday un commento con resoconto dal blog di John Nichols su The Nation. La campagna di Clinton è invece alle prese con una nuova stagione dei veleni: Mark Penn, lo spin doctor di Hillary, ha inviato un memo ai giornalisti spiegando che lui nella campagna non conta nulla, non decide delle finanze, non della strategia e neppure del posizionamento politico. Erano Patti Solis Doyle e i suoi che si occupavano di tutto, Penn, a suo dire, non partecipa nemmeno alle riunioni. Proprio loro che sono stati licenziati? Andiamo... Howard Wolfson, capo della comunicazione ribatte che Penn è presente ad ogni meeting e discute di continuo con la candidata. Ecco il resoconto del Los Angeles Times sul porto delle nebbie.
4 marzo 2008
I guai di Obama con il Nafta e il Canada. Il porto delle nebbie della campagna di Hillary
Pubblicato da America2008 alle 12:49
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