Clinton ha vinto in Texas, Ohio e Rhode Island. Obama nel caucus texano e in Vermont (l'election centre di Cnn per risultati ed exit polls). Nemmeno stanotte ha dato un risultato definitivo alle primarie democratiche e ciascuna campagna potrà, da oggi, spiegare agli americani di avere un vantaggio sull'altra (i video dei discorsi di stanotte: Clinton e Obama). A Obama resta un buon vantaggio tra i delegati e nelle prossime due tappe (sabato il caucus del Wyoming e martedì prossimi in Mississippi) ha grandi possibilità di aumentare il proprio vantaggio. Il senatore dell'Illinois attacca McCain e Clinton assieme: prova a fare il quasi nominato. Clinton gioca di nuovo la carta dell'eterno ritorno. I Clintons non si spezzano, ripete. Poi viene la Pennsylvania, di nuovo un grande Stato dell'est democratico, dove Hillary ha sempre bene. E poi la North Carolina, che dovrebbe essere di Obama. Un incubo dal quale il partito democratico non sa come uscire. Da oggi McCain è il nominato del Grand Old Party: settimane fa i sondaggi sugli scontri diretti lo davano perdente. Lo scontro interno ai democratici gli ha fatto recuperare quasi tutto il terreno.
5 marzo 2008
Clinton-Obama, il duello infinito
Pubblicato da America2008 alle 09:18
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3 commenti:
Bel lavoro..il blog è interessante e il pregio è che è alla portata di tutti...
Sono d'accordo con Veronica, bel lavoro. Non lo dite ma state con Obama vero?
No, non stiamo con Obama ma abbiamo scarsa simpatia per gli anni '90. Grazie dell'incoraggiamento.
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