Da dove vengono i soldi della campagna elettorale dell' "outsider" Barack Obama? Da migliaia di donazioni online, dice la vulgata. E' in parte vero, ma c'è un altro lato della verità: ci sono anche i 79 "bundlers", grandi donatori che si impegnano a creare reti di sostenitori da 2.300 dollari ciascuno. Secondo il Washington Post, ogni "rete" deve portare circa 200.000 dollari. Un sistema già adottato a suo tempo da Bush, che divideva i suoi donatori tra "Ranger" e "Pionieri". Con Obama però, per la prima volta, i "bundlers" formano una specie di consiglio politico consultivo, che viene informato delle mosse decisive, come il discorso di Philadelphia. Ma le innovazioni Obamiane non si fermano qui. Secondo il Los Angeles Times, il senatore dell'Illinois had detto basta ad una pratica consolidata di Philadelphia: pagare 10,20,50 dollari ai galoppini che portavano la gente a votare. Non più quindi la politica delle "macchine di partito" ma una schiera di volontari mobilitati grazie al "messaggio" convogliato attraverso internet e tv.
11 aprile 2008
Questione di soldi
Pubblicato da America2008 alle 08:53
Etichette: Obama, soldi, strategie elettorali
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