L'errore di Obama non è aver detto quello che ha detto (l'amarezza e la frustrazione caratteriz- zano le piccole città della Pennsylvania dove l'economia va male: inascoltati dalla politica, ci si rivolge a Dio e alle armi). L'errore è quello di aver dato per buona - in modo ineluttabile - la rappresentazione che i repubblicani offrono dell'America.
Dati alla mano, un interessante articolo di Larry Bartels (un professore di Princeton) spiega come la popolazione con redditi bassi non sia affatto più affezionata alle armi e alle battaglie anti-abortiste di chi guadagna più di 60 mila dollari l'anno, ha un alto grado di scolarizzazione e vive in una tranquilla suburbia. Anzi, è il contrario. I conservatori però hanno saputo dominare il discorso pubblico in America, e il modo in cui gli stessi americani si rappresentano (compreso Obama). Si tratta di pura ideologia, intesa alla vecchia maniera di Marx: falsa coscienza.
17 aprile 2008
L'errore di Obama? Aver creduto allo stereotipo dell'America conservatrice
Pubblicato da America2008 alle 18:46
Etichette: coalizione conservatrice, Obama
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