17 aprile 2008

Il triangolo no/3. Il dibattito di Filadelfia danneggia i democratici

Obama ha detto quello che tutti noi pensiamo e che in pubblico pare non si possa dire: la religione (e le carabine, nel caso americano) in politica è usata come oppio dei popoli. Si agita il diritto alla libertà di possedere armi usando argomentazioni mitologiche relative alla Costituzione americana; si usano come strumenti elettorali temi "etici" (ricordatevi l'uso dei referendum contro il matrimonio omosessuale nel 2004). E' il cosiddetto microtargeting, l'attivazione selettiva di minoranze organizzate della società americana, non il sentimento di un popolo. Il quale farebbe bene (e lo sta facendo..) a preoccuparsi dell'economia. Obama è sulla difensiva ed è messo in croce per quello che ha detto (Qui il video che Hillary ha mandato in onda contro queste dichiarazioni). Anche ieri, nel dibattito di Filadelfia, è andata così, soprattutto nella prima parte. Chi ne trae giovamento?

McCain: ha capito che si può picchiare duro con il vecchio populismo alla Reagan, anche contro il nuovo messia Obama (qui una sua richiesta - in video - a Obama: chieda scusa per quello che ha detto). E Dick Morris, il celebre consigliere politico di Bill Clinton, consiglia McCain di insistere con un bell'approccio populistico. La breccia si è aperta: e basta ascoltare cosa dice Hillary "muoia Sansone e tutti i filistei" Clinton contro Obama, per trasformarlo in nuovo Kerry o un nuovo Dukakis.

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