di Valeria Fabbrini
Talvolta non ce ne rendiamo conto ma come scriveva Schopenhauer i nove decimi della nostra felicità si basano esclusivamente sulla salute e semplicemente grazie a questa ogni cosa diventa fonte di godimento. Per questo quello sulla riforma della sanità è forse uno dei progetti di Barack Obama che coinvolgono maggiormente, anche se ad alcuni avvedduti economisti il sogno di una riforma del sistema statunitense potrebbe apparire un miraggio e quasi una “mission impossibile”.
Talvolta non ce ne rendiamo conto ma come scriveva Schopenhauer i nove decimi della nostra felicità si basano esclusivamente sulla salute e semplicemente grazie a questa ogni cosa diventa fonte di godimento. Per questo quello sulla riforma della sanità è forse uno dei progetti di Barack Obama che coinvolgono maggiormente, anche se ad alcuni avvedduti economisti il sogno di una riforma del sistema statunitense potrebbe apparire un miraggio e quasi una “mission impossibile”.
Per ora se ne discute in due commissioni del congresso: quella delle finanze e quella denominata HELP (Health, Education, Labor and Pensions) presieduta da Ted Kennedy che ha presentato la sua proposta due giorni fa scatenando grandi resistenze. I due progetti sono piuttosto simili anche se il primo è più moderato ed il secondo più radicale. L'amministrazione democratica intende perseguire due obiettivi: da un lato ridurre l’ingente spesa sanitaria americana ( in % del Pil e pro-capite) e dall'altro estendere le coperture sanitarie ai 44 milioni di cittadini americani che oggi risultano scoperti. Ciò che appare particolarmente difficile agli occhi degli studiosi di un settore economico così atipico come quello sanitario è il riuscire a contrastare i grandi assicuratori e gli ospedali privati che vivono dell’attuale business della salute ( che ammonta a circa il 18% del Pil). Questo business costituisce una torta eccezionale di cui si nutrono questi soggetti da moltissimo tempo, anche grazie a domanda indotta e cure costose ed inappropriate per coloro che sono coperti. Questi soggetti hanno paura che la creazione di un sistema assicurativo pubblico ( come il SSN italiano o anglo – canadese) possa rompere gli intrecci di affari che si sviluppano tra assicuratori privati ( che stipulano le polizze collettive con le imprese private che coprono i propri dipendenti e che deducono dall’imponibile i premi versati) e gli ospedali che forniscono i servizi sanitari agli assicurati.
Abbiamo cercato di capire di più dei progetti dell'amministrazione Obama e dei democratici del Congresso riguardo la sanità, uno dei prossimi dossier che saranno all'ordine del giorno. Cliccate qui per continuare.
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