La condanna di Obama per le violenze a Teheran complica la possibilità di dialogare con gli iraniani - almeno nel futuro immediato. In Iran Moshen Rezai, già capo dei pasdaran, ha ritirato il ricorso elettorale. Rezai è il più vicino ai gruppi che hanno vinto le elezioni e, scrive il New York Times, è stato pressato molto da vicino per mollare la presa. Gli altri continuao a protestare e a chiedere il rilascio degli arrestati. Nel frattempo, si avvicina il dialogo con la Siria: presto un inviato ufficiale a Damasco. Non poteva essere altrimenti: qualche passo in avanti nei vari complicati scenari mediorientali va fatto - e sfilare la Siria dal gioco con l'Iran, Hezbollah e Hamas sembra essere l'unica strada percorribile.
24 giugno 2009
La conanna all'Iran e la fretta di parlare con Damasco
Pubblicato da America2008 alle 12:28
Etichette: amministrazione Obama, iran, politica estera
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