I 9 giudici hanno, nel giro di due giorni, emesso tre sentenze che hanno fatto notizia. Primo, hanno considerato che la pena di morte per lo stupro di un bambino è una pena eccessiva. Secondo, hanno ridotto la penale imposta alla Exxon per il disastro ambientale della Valdez in Alaska nel 1989. Terzo, notizia di oggi, ha sancito il diritto individuale a portare armi, cancellando la legge che a Washington, un tempo tra le città più pericolose d'America, limitava fortemente il possesso di pistole, cannoni e altri giocattoli. Due brutte sentenze e una, per quel che vale in un ambito così ristretto come quello delle sentenze capitali per un reato specifico (sono 2 i condannati a morte per la violenza su bambini), dignitosa. Armi e pena di morte sono tra gli ambiti nei quali, qualsiasi liberal europeo è destinato a rimanere deluso da qualsiasi candidato democratico. Obama compreso. Il senatore ha commentato negativamente la sentenza sulla pena di morte (“è l'ultima risorsa per i reati orrendi, come questo"), un brutto inizio, e ha mantenuto una linea equilibrista sulle armi da fuoco. In entrambi i casi ha il passato da senatore in Illinois da farsi perdonare, per modo di dire, dall'elettorato conservatore (e infatti i repubblicani gli hanno immediatamente dato addosso). E se vuole guadagnare gli swing states e andare oltre, su quei temi deve fare il moderato (detto in senso negativo). John Nichols, su The Nation, critica gli slalom di Obama ma, contemporaneamente fa un bagno di realismo: se vince lui, alla Corte Suprema andranno giudici (uno, due, dipende dalla salute) che emetteranno sentenze migliori sui terreni della morale religiosa, della pena di morte e delle armi. Che conseguenze politiche avrà la decisione? Ecco Cilizza sul Post. Per ricordare come la questione sia molto geografica e non necessariamente solo politica, va detto che Bloomberg, il sindaco ex repubblicano di New York è per il gun control e che la più importante campagna contro le armi porta il nome di Jim Brady un ex assistente di Reagan, ferito assieme al presidente nell'attentato del 1981.
26 giugno 2008
Pena di morte e armi, quanto pesa la Corte Suprema
Pubblicato da America2008 alle 20:16
Etichette: agenda, corte suprema
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento