I sondaggi per le presidenziali di novembre cominciano ad avere una certa affidabilità solo dopo l'estate. Per ora, leggendo quello del Washington Post, possiamo dire che Obama ha lo stesso vantaggio su McCain che, nello stesso periodo dell'anno, Kerry aveva su Bush nel 2004. E poi sappiamo com'è andata a finire. In realtà, non bisogna vedere i dati assoluti ma quelli dei grandi elettori scelti stato per stato. E' meglio a questo proposito tenere d'occhio la cartina che fa RealClearPolitics: i voti sicuri sono più o meno gli stessi per i due candidati ma ora sono in gioco vecchi bastioni dei due partiti come il Texas, la California o la Florida che da soli fanno più di un quinto del totale dei grandi elettori. Per non parlare di un altro quinto (quelli indicati come "toss up") dove la gara è completamente aperta. Ne vedremo delle belle. Intanto non solo Gore appoggia Obama ma il senatore dell'Illinois si prende anche una delle strateghe elettorali di Hillary Clinton, Solis Doyle, licenziata a febbraio. Chissà quanti retroscena che farebbe la nostra stampa...
17 giugno 2008
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