18 giugno 2008

Obama, il suo blocco sociale e la fine del Clintonismo

Gli articoli buoni sulla campagna elettorale americana non per forza si trovano in inglese e all'estero. In tre interviste realizzate per Europa Marilisa Palumbo ci spiega di più chi è e cosa potrebbe fare il nuovo candidato democratico. Nella prima è andata nella tana del lupo e cioè nel think tank clintoniano per eccellenza dove si pensa che, al di là dei proclami, il senatore dell'Illinois porterà avanti il Clintonismo senza i Clinton. Nella seconda ha sentito Todd Gitlin, uno dei sociologhi più famosi e più di sinistra d'America, per capire quanto "Benedetto da dio" (questo il significato di Barack in Swahili) cambierà la politica di oltreatlantico. La risposta è: parecchio. Nella terza ha parlato con Ruy Teixeira, che insieme con John Judis ha scritto "The Emerging Democratic Majority" e che dice che se Obama non piace ai maschi lavoratori bianchi non è un dramma: sono sempre di meno anche se concentrati negli stati chiave. Si tratta di limitare i danni, come il senatore sta già facendo.

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