Barack Obama si sta spostando al centro? Forse sì, e Michael Powell ci da qualche esempio recente. La Corte Suprema riafferma e allarga il diritto di possedere armi? Lui dice che bisogna garantire quel diritto ma anche la possibilità per le comunità di vietare le pistole. E' contro le intercettazioni su vasta scala dell'amministrazione Bush ma anche per il condono alle società telefoniche che le hanno realizzate. Ha scritto che la pena di morte non ha un effetto deterrente ma anche che può essere estesa dai casi omicidio a quelli di stupro su minori. Può essere solo tattica: dopo essersi assicurato i voti dei fedelissimi con la campagna per le primarie ora cerca di sfondare tra gli indipendenti. Oppure che aver scelto di puntare solo sui finanziamenti privati implica una linea moderata che non spaventi troppo l'establishment. In ogni caso, la mente corre proprio al giovane Bill Clinton che, come ricorda il corrispondente dagli USA del Daily Telegraph, pur di conquistare il "centro vitale" corse in Arkansas ad assistere all'esecuzione di un minorato mentale che, prima dell'iniezione letale, chiese di conservagli la torta che aveva appena mangiato perchè quando tutto era finito voleva mangiarne un altro po'.
Nel frattempo i sondaggi indicano che il senatore potrebbe sfondare in una serie di stati dove gli "indipendenti" contano molto e una vittoria a valanga sarebbe un bel biglietto da visita per uno che in fondo per l'establishment rimane sempre un outsider.
28 giugno 2008
Obama e la sindrome del "ma anche"
Pubblicato da America2008 alle 19:21
Etichette: Obama, strategie elettorali
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1 commento:
Interesting to know.
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