Le indagini statistiche, i sondaggi, si conducon Stato per Stato. E' quella l'unità di misura importante, sono quelli i confini dentro ai quali si vince o si perde. Ma la geografia elettorale non è solo Nord contro Sud (o midwest), ci sono le divisioni culturali, razziali, di censo interne agli Stati. La Virginia, per fare un esempio di un territorio che sarà terreo di battaglia a novembre, è uno Stato bianco e tradizionale nel suo Sud, dove Obama può contare sui giovani ceti dinamici che vivono al Nord, a ridosso di Washington DC, e di una cospicua minoranza nera. Le campagne devono quindi lavorare a sezionare gli Stati in territori e studiare dove, come e perché parlare in che modo in ogni contea. Durante le primarie è più facile, si vota Stato per Stato. Ma oggi, almeno nei cosiddetti battelground states, la cosa serve. Poi, ci sono le differenze tra città e sobborghi. Questo interessante pezzo pubblicato su Politico parla proprio di queste. In città, qualsiasi città, per come è organizzato il territorio negli States, Obama ha grandi possibilità. Ma spesso la chiave delle elezioni sono i suburbs
1 agosto 2008
Suburbs e città, chi vince dove
Pubblicato da America2008 alle 10:28
Etichette: geografia elettorale, McCain, Obama, strategie elettorali
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