31 luglio 2008

La crisi economica e l'hamburger

In America li chiamano "casual dining", qualcosa in più del fast food, qualcosa in meno del glorioso diner - tavola calda alla Fonzie. Per molti un repellente fornitore dei soliti hamburger, per altri un accogliente ristoro dove ritrovare un amabile, economico e decente hamburger. Il New York Times racconta che uno di loro sta fallendo: si tratta del Bennigan's, una catena nazionale di "casual dining" in stile irlandese. I costi di gestione sono divenuti troppo alti - nonostante gli stipendi ridicoli garantiti ai camerieri - per colpa dell'aumento della benzina, dei prodotti alimentari ecc. ecc.

Altri franchising di questo tipo sono già falliti o sono in difficoltà (a cominciare dal famoso Starbuck Coffee, che ha appena chiuso 600 sedi in tutti gli Stati uniti). Questo tipo di catene vendono prodotti e soprattutto uno stile: si spende poco (anche se non sempre..), ma si può coltivare un'immagine di sè più articolata, grazie all'identificazione con il "carattere" del proprio fornitore di panini e bistecche. Un modo per non sentirsi anonima classe media, ma che risulta essere sempre meno sostenibile economicamente.

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