Ancora sulle mappe elettorali. Ieri il New York Times ha pubblicato un intervento di di Thomas Schaller, autore del volume “Whistling Past Dixie: How Democrats Can Win Without the South”. Schaller contesta uno dei miti di questa campagna elettorale: secondo lui la mobilitazione democratica nel Sud non permetterà comunque di vincere in stati quali la Georgia, il Mississippi o la North Carolina. Nell'articolo, molto interessante, trovate i numeri e le argomentazioni a supporto della sua tesi (un esempio: non è vero che a Sud i neri votano meno dei bianchi e non è vero che si possono rovesciare i risultati elettorali del 2004 portandoli in massa ai seggi).
Discorso a parte per la Virginia, dove Obama potrebbe effettivamente vincere: lo stato del generale Lee non è più Sud per motivi socio demografici chiari, che riguardano l'espansione urbanistica ed economica del nord dello stato, divenuto ormai un polo di sviluppo dell'economia dei servizi che ruota attorno a Washington DC.
2 luglio 2008
Obama non va a Sud
Pubblicato da America2008 alle 16:13
Etichette: stati, strategie elettorali
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