Un tema della campagna elettorale di John McCain sarà questo: votate per un americano vero come me, non per quel mezzo americano di Obama. Poi vedremo che toni userà e chi si incaricherà di diffondere il messaggio, ma la sostanza è quella appena enunciata. Serve anche a corteggiare quelli che Marco Polo chiama Angry Democratic White Man, quelli che per esempio hanno dato del traditore a John Edwards (un uomo del sud) per aver deciso di sostenere quel negro di Obama. Come ha sottolineato giustamente Harold Meyerson una settimana fa, in questo modo americano fa rima con bianco, poi fa rima con cristiano ecc. ecc. In questa campagna elettorale si porterà così.
23 maggio 2008
Novembre 2008: chi ce l'ha più americano
Pubblicato da America2008 alle 09:56
Etichette: questione razziale, strategie elettorali
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2 commenti:
Questa è un'interpretazione che circola, ma che verrebbe ridicolizzata se McCain scegliesse come vice Bobby Jindal....
Caro Alessandro, non c'è Bobby Jindal che tenga: anche se il candidato vicepresidente dei repubblicani fosse il reverendo Wright il colore della pelle di Obama (e il suo non essere non americano) è un argomento di queste elezioni, persino non ne parlasse nessuno. Quattro secoli di storia non spariscono in un istante. Com'è che dice Dick Morris, come hai giustamente riportato nel tuo blog? “Un candidato ineleggibile sta per essere nominato da un partito che non può essere sconfitto, mentre un candidato decisamente eleggibile è stato nominato da un partito condannato alla sconfitta”. Obama è ineleggibile perché è nero. Parola di Bill Clinton.
Mattia
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