Obama è stato sulla graticola della stampa per quasi mese intero. Il "bittergate", il reverendo Wright. Oggi il pareggio tra i candidati mette in ginocchio la Clinton (che però non rinuncia, almeno per ora) e tutti i mezzi di stampa si accaniscono come un sol uomo contro il perdente di giornata. Induce quasi a un moto di pietà. Il Washington Post ci racconta che non ha più una lira per fare campagna elettorale; John Judis del New Republic conferma che è rimasto solo Obama, e che ha dimostrato di avere le energie per combattere una campagna elettorale (prima lo aveva definito il nuovo McGovern); lo stesso McGovern molla la Clinton e si schiera con Obama (speriamo non porti male..); Ben Smith su Politico.com ci tiene a sottolineare che Hillary ha cancellato tutti i suoi appuntamenti di mercoledì, non sa cosa andare a dire; Justin Webb della BBC ha parlato con un fundraiser della Clinton, che le ha detto che stanno perdendo milioni (e poi lo ha scritto sul suo blog): le donazioni previste oggi non arrivano (più in generale, tutti hanno migliaia di pettegolezzi di insider dell'entourage della Clinton che gridano "si salvi chi può"); secondo Americablog.com Wesley Clark ha già detto alla Clinton "Hillary, lascia sta'..".
E questi sono solo alcuni dei link agli articoli che stanno azzannando la Clinton, senza mollare la presa. Su questo blog del Times di Londra la cronaca minuto per minuto delle mazzate per: chi ha detto cosa, quando, chi la ha appena mollata. Nel sito il blog è presentato così: "volete sapere l'ultimissima sul viaggio di Hillary verso l'uscita?" Quasi uno spettacolo indecoroso. Per la prima volta, la nostra piena solidarietà alla compagna Clinton.
7 maggio 2008
E' la stampa, bellezza. La muta di cani attacca Hillary
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