La pietra dello scandalo sono le posizioni in politica estera del candidato democratico. L'idea che con i nemici si tratta non fa parte del vocabolario politico della presidenza di George W. Bush che per spiegarlo è andato a Tel Aviv, accusando coloro che vorrebbero dialogare con l'Iran di essere simili ai nazisti. Obama ha risposto a questo siluro in maniera molto netta (qui la notizia Reuters e il video con la risposta del senatore). In questo dibattito sulla politica estera, destinato ad essere cruciale, essendo la carta possibile di John McCain, entra un altro filmato in cui McCain spiega che Fatah non stava facendo bene, che se la gente ha votato Hamas, “prima o poi bisognerà averci a che fare". Una posizione ragionevole, ma non se si deve fare campagna elettorale per diventare presidente cercando di mobilitare la tua base elettorale.
17 maggio 2008
Duello Bush-Obama sulla politica estera. McCain avrebbe parlato con Hamas (prima, adesso non più)
Pubblicato da America2008 alle 09:47
Etichette: McCain, Obama, politica estera
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