10 maggio 2008

La lunga onda conservatrice e Richard Nixon

Sulla Sunday book review del New York Times l'introduzione e una lunga recensione di "Nixonland, the rise of a president and the fracturing of America" di Rick Perlstein. Un tema di grande attualità ora che sembra che la coalizione conservatrice che governa di fatto gli Stati Uniti da decenni sia arrivata al capolinea - lo sarebbe persino nel caso di vittoria di McCain, che non è un esponente classico di quella coalizione. Il sottotitolo del libro, che fa riferimento alla frattura americana è altrettanto attuale: se Obama sarà il nominato democratico un tema della sua campagna sarà proprio quello di andare oltre quella separazione culturale e politica del Paese. E sempre a proposito di conservatori, ecco l'analisi di David Brooks, ancora dal Nyt sul ritorno dei Tories di David Cameron. L'ascesa è tutta da testare in un'elezione vera, dove a votare vada almeno la metà degli aventi diritto, ma l'interessante dell'articolo sta nella tesi: Cameron vince perché dimentica, va oltre l'icona di Margaret Thatcher, il Grand Old Party continua a vivere nella nostalgia dell'età d'oro reaganiana.

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