30 gennaio 2009

Qualcuno fermi il compagno Obama


Andiamo con ordine: lettera all'Iran, parità uomo-donna nei salari, attacco ai "vergognosi" bonus dei banchieri di Wall street. Ma dove siamo? E quando finirà?
"Gli americani sanno che c'è bisogno di uscire dal baratro nel quale siamo, ma non se ci sono altri che stanno rendendo il baratro più profondo": se volete i soldi pubblici tagliatevi li stipendi. Obama ha invitato i reporters per mandare un messaggio durissimo contro i banchieri. Populismo? Certo, ma anche pressione su Wall street all'inizio del processo di revisione e creazione di regole per la finanza - di questo si comincia a parlare mentre è chiaro che serviranno altri soldi pubblici. Novità clamorose non se ne avranno prima del G20 di aprile a Londra. Comunque sia, ecco il video delle dichiarazioni su Wall street. Ed ecco l'articolo del New York Times sul Lilly Ledbetter Act, la legge che vieta le discriminazioni salariali di tutti e ciascuno. E per chi non se ne fosse accorto: ecco il Washington post sul Senato che ha approvato l'espansione della copertura sanitaria per i bambini (anche immigrati legali).
Il problema è che l'economia peggiora e che se il pacchetto non avrà almeno un po' di successo, i repubblicani cominceranno a strepitare di brutto. Per adesso prendono calci sui denti da molti commentatori, mentre Rush Limbaugh, il re del talk radio conservatore, viene preso di mira da uno spot radiofonico assieme al Grand Old Party, per la scelta di aver votato tutti No al pacchetto di stimolo economico (sul quale pure c'è un gran dibattito: serve, non serve, non è abbastanza). La verità è che la crisi è talmente dura che nessuno è in grado di dire come andrà a finire. Così almeno spiega il corrispondente da Davos del Times di Londra.
Sul voto senza repubblicani, il ritorno dello Stato in economia, la fine delle libertà economiche si è aperto un gran dibattito. Preoccupazioni e speranze, anatemi e gioia incontenibile. Ci sarà tempo per parlarne.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Perche non:)

Anonimo ha detto...

imparato molto