Non ci dilunghe- remo ancora una volta sul tema "Obama e le nuove tecnologie". Però vogliamo indicarvi due articoli interessanti. Uno è del New York Times, a firma Jim Rutenberg e Adam Nagourney e descrive la funzione della rete nel strategia di Obama: prima di tutto saltare la mediazione giornalistica, che pure non lo ha certo sfavorito. L'articolo descrive bene come gruppi quali Organizing for America cercheranno di influenzare e interagire con l'opinione pubblica e i gruppi organizzati per restare concentrati sugli obiettivi politici della presidenza Obama, a prescindere da ciò che diranno i media. Come al solito David Plouffe si trova nella cabina di regia, novello "responsabile organizzazione" del partito on-line del presidente.
L'altro articolo è di Antonella Napolitano da Apogeonline. Un commento "tecnico" del nuovo sito della Casa Bianca, sul quale i malati della rete (come l'autrice) hanno posto grande attenzione dopo le promesse elettorali di Barack Obama: il sito dovrebbe divenire un campione di trasparenza e interattività, ma siamo ancora lontani da questo risultato.
28 gennaio 2009
Il presidente è on-line
Pubblicato da America2008 alle 09:53
Etichette: amministrazione Obama
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