1. I democratici in Senato potrebbero essere 59. Così almeno sembra di capire dalle notizie di oggi. Al Franken, l'ex comico di Saturday night life e oggi opinionista molto liberal, dovrebbe aver vinto il seggio in Minnesota. Il riconteggio delle schede è stato completato e Franken dovrebbe averla spuntata per qualche scheda (il 4 novembre era il suo avversario ad avere il vantaggio, ma immediatamente erano state denunciate irregolarità). Brutto colpo per Norm Coleman, senatore uscente e possibile stella nascente del Grand Old party e per tutto il suo partito. La convention si è tenuta nel suo Stato e non aver vinto nulla, nel nordico Minnesota, è un pessimo risultato. Ecco l'AP da Huffington post.
Di Bill Richardson sono già pieni i giornali: il segretario al commercio designato rimane con un pugno di mosche. Si è dovuto dimettere a causa di una indagine relativa a un affaire capitato ad Albuquerque. C'è un'indagine su di lui, lui e Obama giurano che non c'è nulla ma che per consentire al dipartimento di funzionare l'ex governatore e sostenitore della (quasi) prima ora di Obama sceglie di farsi da parte. Politico spiega che il team Obama ha messo spalle al muro la gente di Richardson e non ha avuto nulla in cambio. L'amministrazione perde un pezzo che sarebbe stato interessante e utile in America latina.
Tim Kaine, governatore della Virginia, è stato messo alla testa del Dnc, l'organo organizzativo democratico portato alla statura di organismo dirigente da parte del predecessore di Kaine, Howard Dean. La scelta di Kaine, sostenitore di Obama e governatore del Sud, indica la volontà di perseguire la strategia dell'espansione della forza del partito in zone non tradizionali per i democratici.
5 gennaio 2009
Notizie politiche di qualche rilievo
Pubblicato da America2008 alle 15:51
Etichette: amministrazione Obama, partito democratico, partito repubblicano
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2 commenti:
lol,so nice
davvero un peccato per Richarson
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