10 febbraio 2009

Terry, Eluana e la rivoluzione conservatrice italiana

Il caso Terry Schiavo, quello della donna morta per interruzione dell'idratazione dopo 12 anni di stato vegetativo e sette di battaglie legali, ricorda molto quello di Eluana Englaro. Non stiamo parlando di medicina, etica o della quantità di grandi temi che ci sono dietro. Ma dell'uso strumentale che ne viene fatto da parte della politica e della chiesa cattolica (negli States furono soprattutto gli evangelici a guidare la crociata). Il caso Schiavo è forse l'ultimo in cui quella parte della maggioranza religiosa americana che ha sostenuto George W. Bush, che lo ha eletto la prima volta, ha combattutto una battaglia politica, ha spostato il focus delle istituzioni dai temi dell'economia, della politica estera, dell'ambiente, delle tasse, a quello dell'etica.
Per anni, sui temi del matrimonio gay, dell'eutanasia e affini, dell'aborto, il dibattito politico è stato infuocato, la mobilitazione costante. Con il risultato di mobilitare la parte arretrata del Paese, di portarla a votare e di farla votare contro i suoi interessi. Nel 2005, il presidente Bush interruppe le vacanze per firmare una legge. Ricorda qualcosa? L'analisi è breve, poco puntuale e approssimativa, ma ci serve per far notare una cosa: in Italia stiamo attraversando una rivoluzione conservatrice con tutti i crismi. E l'uso feroce che si è fatto di Eluana Englaro (andate a leggere l'editoriale di Avvenire, non di Libero, ma dei giornale dei vescovi) è solo l'ultimo dei segnali: in principio furono il family day, la non approvazione dei Pacs da parte di una maggioranza di centro sinistra. Oggi siamo al pacchetto sicurezza anti immigrazione e alla riforma della costituzione a partire da un difficile caso di etica. Bush viene eletto prima del 9/11, la politica estera aggressiva viene dopo. Il nocciolo della sua base era un altro. Quello che in questo momento esercita la sua egemonia assoluta sulla maggioranza di governo in Italia (Fini appare piuttosto isolato). Negli Usa, come proviamo a dire nel libro, sono successe molte cose perché qualcosa cambiasse. Qua siamo ancora all'agosto 2001. Speramo di non dover aspettare tanto.

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