Fare come la Svezia, così propongono Roubini e Richardson: nazionalizzare le banche, ripulirle e poi, ma solo poi, riprivatizzarle. Difficile che Geithner li ascolti, l'articolo è più che altro una provocazione per spostare il dibattito un po' più in là e però è indicativo del clima. Lo zar dell'intelligence Blair dichiara che la disoccupazione di massa indotta dalla crisi può essere una minaccia tanto grave quanto il terrorismo, la solita fantasia degli spioni? Al di là della futurologia, è tempo di primi bilanci. Il Los Angeles Times in base a come è andata sullo "stimolo" prevede tempi duri: i repubblicani hanno scelto di scommettere sul fallimento delle politiche democratiche e non collaboreranno. E invece l'agenda prevede il riordino del sistema finanziario, la riforma della sanità, la questione energetica e il cambiamento climatico. Tutti dossier pesanti ma il vantaggio è che finora i democratici in Congresso hanno sostenuto il presidente, cosa che non fecero nè con Carter nè con Clinton. Il Washington Post è più ottimista e nota che nelle prime 3 settimane Obama ha già vinto su 3 questioni non proprio secondarie: lo "stimolo" fiscale, la legge che permette l'uguaglianza di trattamento lavorativo per le donne e l'estensione dell'assistenza sanitaria ai bambini poveri.
15 febbraio 2009
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