Noi lo avevamo detto. Nel libro. Anzi lo abbiamo detto, il libro è nelle librerie e lo potete comprare. La scorsa settimana Newsweek aveva una copertina che recitava Siamo tutti socialisti. Lo scherzo è sull'uso della parola socialismo che i repubblicani usano contro Obama. L'articolo ragionava del cambiamento di paradigma che questa crisi ha reso più rapido e drammatico. O che l'11 settembre ha rimandato di qualche anno. Sarà utile tradurne un pezzetto per coloro che non leggono l'inglese.
"Restiamo un Paese di centro-destra in molte cose - specie culturalmente e il nostro istinto, una volta passata la crisi, sarà di tornare a un capitalismo di libero mercato - ma, ancora, è stato sotto un governo repubblicano che abbiamo osservato la più vasta espansione del welfare degli ultimi 30 anni: le medicine per gli anziani. La gente di destra e sinistra chiede che il governo investa in energie alternative per farla finita con la dipendenza dal petrolio straniero. Se non sapremo riconoscere la verità di un ruolo crescente del governo nell'economia e insisteremo invece nel combattere guerre del 21esimo secolo con termini e tattiche del 20esimo, allora siamo destinati ad un dibattito fazioso e indefinito. Prima capiremo dove siamo per davvero, prima potremo pensare come usare il governo nel mondo di oggi". Anche il Daily telegraph britannico (più vicino ai conservatori che ai laburisti) scherza con lo stesso titolo e sul fatto che 25 anni fa i laburisti perdevano le elezioni perché, nella loro carta, avevano ancora la proposta di nazionalizzazione delle banche. E noi che siamo immersi in dispute teologiche.
18 febbraio 2009
Socialismo all'europea per gli americani? Non proprio
Pubblicato da America2008 alle 19:40
Etichette: come cambia l'america, Obama
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