Con tre voti repubblicani il Senato Usa ha approvato il piano anti-crisi di Obama. Il piano è stato modificato rispetto a quello approvato alla Camera e dunque andrà sistemato e rivotato. Non è detto che qualche democratico non voti contro per protestare contro le concessioni al Grand Old Party.
Intanto, il Segretario al Tesoro ha presentato la seconda parte del bailout per finanza e credito. Ancora più soldi del previsto, ma più aiuto al commercio, al credito e a strutture minori. Il NYT riporta che Axelrod ed altri ambienti vicini al presidente avrebbero voluto regole più dure per le banche e i loro manager. Ad averla spuntata è Geithner. Il nuovo bailout sarà comunque migliore e più trasparente di quello gestito da Henry Paulson. Terzo elemento: ieri Obama parlava in Florida per sostenere la sua linea economica. Il giorno prima era stato in Indiana. In un caso uno Stato povero e pieno di dispoccupati. Nell'altro una contea massacrata dalla crisi da mutui subprime. In Florida Obama ha annunciato un piano di intervento per la casa.
10 febbraio 2009
Economia, un sì, un ma, un faremo
Pubblicato da America2008 alle 19:18
Etichette: amministrazione Obama, crisi economica, Obama
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