27 febbraio 2009

Krugman vs Krauthammer sui piani economici di Obama e la sanità pubblica


Le vedove di Bush e Reagan piangono, noi ridiamo sperando che la battaglia - appena cominciata - abbia esito positivo.

The "budget looks very very good", dice Paul Krugman. la fine di Bush e la fine del trentennio reaganiano (come diciamo anche noi da mesi). Obama dice che può dimezzare il deficit in quattro anni, e Krugman è d'accordo, ma per noi è il punto più debole del ragionamento: le spese militari in Iraq e Afghanistan devono scendere (sarà così) e la crisi deve finire in tempi ragionevoli. "Two big ifs". Per Krugman il problema irrisolto è quello del debito, una croce che l'America non può togliersi di dosso.

Obama proposes a European US, dice il neoconservatore in disarmo Charles Krauthammer (rileggetevi cosa pensava dell'Europa nel 2003 e vi farete quattro risate). Per il columnist del Washington Post si tratta di un manifesto socialdemocratico come mai si era ascoltato negli Stati Uniti. In tema di sanità, secondo Krauthammer si prepara un passaggio molto lungo a un sistema pubblico, ma inevitabile se Obama manterrà il suo piano di rendere nel corso degli anni sempre meno attraente quello privato. Sull'università Krauthammer intravede l'idea di rendere "pubblico" il sistema universitario attraverso un'enorme estensione di programmi di borse di studio. Rispetto all'economia verde, per Krauthammer si tratta della visione di Obama, quello che la luna era per Kennedy.

Ecco la conclusione di Krauthammer:

Just as the Depression created the political and psychological conditions for Franklin Roosevelt's transformation of America from laissez-faireism to the beginnings of the welfare state, the current crisis gives Obama the political space to move the still (relatively) modest American welfare state toward European-style social democracy.

Speriamo Krauthammer abbia ragione (e non sarebbe contento). Ora tocca a noi difendere le nostre conquiste sociali alle quali l'America di oggi aspira, a cominciare dal diritto di sciopero. Avere Obama di là aiuta, senza dubbio.

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